2012--2019 RITORNO A CRETA
2012-----2019 RITORNO A CRETA
Nell’ormai
lontano settembre del 2012 io, Franca, Marisa e Daniela abbiamo organizzato un
viaggio insolito nella zona occidentale di Creta, il lato meno conosciuto di
quest’isola dal passato millenario, studiato sui libri di storia e avvolto nel
mito.
Creta,
la più grande e popolosa isola greca, la
più meridionale d’Europa, ha un
territorio molto vario: dalle spiagge di sabbia bianco-rosata di Elafonissi alla catena montuosa
dominata dal monte Ida (nome
dell’indimenticabile mamma di Lucia!), considerato luogo natale di Zeus. …quindi
patria della mitologia, dei paesaggi naturali e di straordinarie spiagge.
……Tutto da vedere ma, soprattutto, da “sentire”, per le emozioni provate!
Il
nostro itinerario ha preso avvio dall'aeroporto di Chania (La Canea), porto
veneziano del XIV sec.(le case coloratissime come a Burano), con l’auto a
noleggio: direzione nord-ovest, verso la baia di Gramvousa.
Subito dopo l’aeroporto abbiamo notato, alla fine di un sentiero alberato, un’antica chiesa ortodossa! La piccola deviazione, per noi obbligatoria ci ha fatto entrare in questo eremo deserto, pieno di scalini, di gatti acciambellati sui muretti fioriti, un’oasi di pace pura che ci ha incantate.
Poi,
all'arrivo un promontorio tondeggiante e la distesa di piscine marine di acqua
cristallina, chiarissima, limpida, in contrasto con lo scenario di monti rossicci animato delle onnipresenti
capre..
Naturalmente noi. .?...dentro.. con zaino, ciabatte in mano, foulards avvolgenti per ripararci dal sole, in questa oasi d'acqua..
I
giorni seguenti a scoprire le spiagge più
belle, verso sud-ovest…una in particolare..: Elafonissi.
Pensate ad una baia pure tondeggiante, con acqua da rubinetto, fondale basso,sabbia formata da migliaia. …milioni di minuscole conchiglie rosa. !...doveroso fare bagni infiniti, scattare foto da calendario, poltrire e godere appieno di tutta questa bellezza per portarsela nella mente e nel cuore..
E
ancora un luogo che ci ha riportato al tempo dei “figli dei fiori”: proprio al
centro -sud una piccola baia, incastonata tra due pareti di roccia ocra, tutte
con grandi fori adatti ad essere abitati…usatissimi dagli hippyes degli anni 60:
Matala..
Una serie di suggestioni : le casette degli ormai anziani hippyes, i negozietti con manufatti del tempo, una elusiva signora che ci ha ospitate in uno storico b&breakfast e che noi abbiamo individuato come ex-hippy,un pranzo straordinariamente semplice.. ma in cima alle rocce dell’ala sinistra della baia…pace, gioia interiore, musica in sottofondo, contemplazione di qualcosa appartenuto al nostro passato….

Cosa manca ora da raccontare? Ma l’immancabile gita storico-culturale.
Abbiamo fatto sosta al museo di Heraklion, ricco di manufatti dell’età del bronzo, affreschi, sculture dell’epoca di massimo splendore dell'isola
Immancabile
una lunga visita guidata al sito di Cnosso,
sede del labirinto, di scolastica memoria ..e del Minotauro.. per intenderci..(
a cui venivano sacrificati ogni anno 14 giovani vergini )….che Teseo
riuscì ad uccidere fuggendo infine, con il
filo donatogli da Arianna, figlia di Minosse…….re leggendario, giusto, ripreso nella Divina Commedia come giudice imparziale dei
dannati nell’inferno dantesco).
Il
sito, molto criticato per il moderno restauro, avvenuto dopo un grande
incendio, perché è stato rivestito volutamente
di cemento nelle parti rovinate e di colori accesi, ha conservato, ugualmente,
un grande fascino..*
Coinvolgente
il racconto delle gare di tauromachia in
cui i giovani atleti compivano fantasiose
evoluzioni facendo leva sulle corna del toro, volteggiando, allo stesso modo,
con grande vigore e leggerezza..
In particolare questo gioco consisteva non tanto nell’uccisione dell’animale, come nelle attuali corride, quanto nell'abilità degli atleti di sorvolare il toro che avevano di fronte, appoggiandosi con le mani sulle corna, operando un volteggio sul dorso dell’animale, atterrando infine dietro ad esso.
9 –
16 Settembre 2019 (5 ragazze “de soca”: fedeli al gruppo: Marisa, Lucia, Mimma, Franca, Daniela)
Quest’anno
ritorniamo a Creta per vivere la zona orientale
dell’isola, descrittaci come più
turistica…ma vogliamo formarci una nostra, personale opinione ”de
visu”..
Il
volo, stavolta, parte da vicino: da Villafranca
di Verona….ma arriviamo piuttosto
tardi(ore 22.20), con il timore di non riuscire a prendere l’auto a noleggio e rimanere
fuori dal b&b prenotato nei dintorni dell'aeroporto di Heraklion!
Ci
riusciamo …ci accoglie una signora gentilissima in un economicissimo e recentemente
ristrutturato appartamento, con ampie vetrate, con uso cucina e colonia di gattini
in giardino.
Al
mattino colazione con “fichi e uva” raccolti direttamente dalla pianta… .poi
ripartiamo verso il golfo di Mirabello e Agios Nikolaos, capoluogo della regione di Lasithi.
Ci
si presentano due strade: una diretta, larga e comoda…una tradizionale,
tortuosa, che si inerpica sulle alture di pietra rossiccia… la old road…….Cosa
pensate noi abbiamo scelto??? Ma naturalmente la seconda, in un paesaggio
brullo ed attraversando paesini semideserti ma autentici…

Uno per tutti il paese di Kastelli… .la piazzetta con la chiesina ortodossa,le vecchine che ci salutano, gli uomini in fila all’ombra degli alberi fuori dal bar,le facciate delle case in pietra con fiori d’ibisco,viti e gelsomini, le viuzze strette, la taverna con I tavolini colorati, dove scattiamo
E poi giù …verso le spiagge del golfo… la prima è quella di Plaka, in alto, di fronte all’isola di Spinalonga, ex fortezza veneziana,
ex lazzaretto di lebbrosi…ma,nelpresente,la baia splendedi blu cobalto al sole…..per
cui decidiamo di entrare in acqua ….nonostante la spiaggia sassosa ed il forte
vento…
Il primo pomeriggio è caldo e siamo quasi a digiuno… che ci vuole ora?? Ma una bella birra o una Margarita al bar….da cui usciamo un po’ intontite ….perciò la guida passa all’assennata Franca, che ci conduce con garbo verso Villa Italiana, ad Amoudara, nei pressi di Agios Nikolaos, centro turistico tra i più noti, in cui facciamo un breve passeggiata .
Il b
&b prenotato si trova in cima ad una collinetta, a cui si arriva attraverso
una strada in parte sterrata: si tratta di
un vasto edificio diviso in una decina di appartamentini,ciascuno con patio rivestito di tende di lino, con sentierino di
sassi e fontane di conchiglie, all’apparenza un po’ kich.
Lo
gestisce una signora originaria di Catania, sposatasi con un ufficiale cretese,con
cui ha formato una bella famiglia ed ha
progettato tutto questo .
Qualche
difficoltà per l’uso del bagno in
cinque, ma lo superiamo sorridendo e completiamo la serata in una taverna, omonima
di Amoudara, fronte mare ..dove ci servono
moussaka, souvlaki, gamberoni e spigola ai ferri.. Il tutto annaffiato da un vinello al vento fresco della sera…
meltemi? Per finire il raki per4 (no la sobria
Franca)… .
Il
mattino dopo sveglia di soprassalto al canto di un galletto con acuto
prolungato finale… .che strani i galli greci per le credulone cittadine…!!!.....ma.…...è l’ennesimo scherzo di Marisa..
A
colazione, sulla terrazza di Rosa, la padrona di casa, in compagnia di allegri milanesi,è un tripudio di cibo per golosi e non solo… ….pita
ripiena di formaggio,marmellata casalinga di mele e cannella,brioches al
cioccolato, appetitose bruschette con feta, pomodori e olive, caffè, succo di
frutta, yogurt… cocomero …menu….super
abbondante, con possibilità di packet-lunch…cosa
volete di più per arrivare satolle fino a sera??


La pelle si è tinta di rosso per i lunghissimi bagni…perciò ritorniamo da Rosa per metterci in ordine e ritornare alla nostra taverna…cena squisita ….che si conclude con calorosi saluti ai gentilissimi e premurosi camerieri..
Siamo
a giovedì e l’itinerario prevede una deviazione a Kritsa, borgo storico dedito all'artigianato, pittoresco nelle sue
stradine zeppe di articoli in legno d’ulivo, di accessori artistici, di ricami
a mano… .dove il giro diventa automaticamente oggetto di shopping… non manca
una visita alla medievale chiesetta ortodossa, Panagia Kera, al cui interno campeggiano affreschi di ottima
fattura… dei primi anni del 1000
Poi giù a Mochlos, un borgo di pescatori alla base di un promontorio che si raggiunge attraverso tornanti a picco sul mare… una sferzata di vento, alte onde e locali caratteristici sul lungomare.. Ci fermiamo a pranzo per assaggi di calamari, verdure, cozze, insalata greca..
Verso sera arriviamo a Sitia, dove abbiamo prenotato una casa tutta per noi, casa Ampelia, sulla collina… cenetta in casa, latrati di cane, si alza il vento… a domani..
Il
giorno dopo il vento è fortissimo alla
partenza per Vai, la decantata
esotica spiaggia con palmeto naturale di una specie protetta di Creta
Ci
fermiamo ad Itanos, qualche chilometro
prima, per godere di una baia primitiva, selvaggia, semi deserta. .dove
trascorriamo ore al sole e ci facciamo fare massaggi dal mare… un catamarano in
prossimità e bagnanti nudisti vicino a
noi..
Prima di Vai piantagioni di palme e alberi di banano nano…ci fermiamo per acquistare una ventina di banane da un produttore locale e ce le gustiamo dopo la parca colazione di casa..

A Vai la spiaggia è in mezzo a palme imponenti, organizzata, con ombrelloni, ristorante, bar… la sabbia è chiara con acque turchesi e, salendo sugli scogli di lato, la visuale é particolare con piccole isole che abbelliscono il tutto..
Il luogo
è suggestivo ma preferiamo spiagge
più autentiche, magari da scoprire……..Ci
fermiamo perciò per uno spuntino e proseguiamo più in là….. giungendo, per una strada sterrata e
lunghissima, a Maridati, ma il vento sferzante e continuo ci fa ripartire in
fretta….
Una
puntata alla taverna di Hiona Beach, che
incanta due di noi, con il mare mosso ed i tavolini accanto… .a Paleokastro, per acquistare “giros“ per
la cena, infine a casa a Sitia..
Al
mattina di sabato ci svegliamo con il canto dei vari galli della zona, il
solito vento fortissimo… (assodato che si tratti del meltemi) ed il cielo
ricoperto di nuvole basse.. pronte per ripartire verso il sud dell’isola. .
Visitiamo
il monastero di MoniToplou, sede
storica di monaci ortodossi proprietari di questa vasta zona: ammiriamo le
icone più antiche, i preziosi vestimenti
sacerdotali edil museo che ne testimonia il glorioso passato…

A pranzo sulla taverna d’angolo, Taberna Hiona, tanto desiderata già da ieri per il pesce fresco… .ci servono una deliziosa zuppa di scorfano, con vino del monastero…

A pranzo sulla taverna d’angolo, Taberna Hiona, tanto desiderata già da ieri per il pesce fresco… .ci servono una deliziosa zuppa di scorfano, con vino del monastero…
Poi su
e giù per i monti … e la costa…..rocce, vegetazione bassa, bruciata dal sole, qualche
capra e.. vento….raffiche di vento che spostano l’auto,vento che solleva nebbia
dalle onde, palme sventolanti, noi spinte a destra e sinistra, barcollanti …..un
po’ d'apprensione in cima al monte,
presso la profonda gola…
KatoZakros ,….ancora tornanti. …Xerokampos meraviglioso ma inaccessibile oggi… (a parte Marisa, che si getta tra le onde increspate) …sferzate
energizzanti e mare mosso. ..per tutto
il viaggio… vento…!!! .
Passaggio
a Ierapetra ..infine Myrtos..meta
scelta perché si tratta di un piccolo
borgo vicino all’isola di Chrissi
,….ma ci comunicano che, se il forte vento continuerà, sarà molto difficile far partire il traghetto.
Passeggiata
serale con gelato (da dimenticare!!)…pace…tranquillità, luna piena, una decina
di taverne, i soliti caffè, qualche negozio di souvenir e tanti pescatori…la spiaggia
con la tipica ghiaia grigia…
Myrtos
è autenticamente greca, uno spaccato della cultura cretese, i vicoli
bianchi, le porte blu, la placida cordialità nel servire gli ospiti..
Domenica
gita in traghetto a Chrissi per due
coraggiose, che però rientrano nel pomeriggio stremate dal ventoso mare libico e
un po’ deluse …decantano la vista magnifica ma riferiscono le troppe
difficoltà per i bagnanti…
- Dal racconto di Franca e Marisa : ”…… ci siamo
guardate in faccia e abbiamo detto “ora o mai più”. Constatato che il mare era
“leggermente mosso” abbiamo fatto i biglietti e siamo salite per prenderci il posto
più favorevole alla vista….ma Marisa è scesa subito ed in una vicina farmacia
si è presa ”travelgum” per il mal di mare. Arriviamo tutto sommato senza
problemi a Chrissi e ci immettiamo immediatamente nel percorso segnato per
andare alla parte opposta dove dicono che il mare è più bello e la spiaggia
bianca. Incrociamo persone che, invece, tornano indietro. Il vento la fa da
padrone e, nonostante tutto, noi proseguiamo, spinte, controvento, dalla curiosità.
-
Peccato non sia possibile fare il bagno… ma
quello che vediamo ci ripaga e non ci fa pentire della scelta fatta all’ultimo
momento. Ci troviamo un angolo un po’ riparato e lì restiamo a riposare
scaldate dal sole, cullate dal rumore delle onde e dal fischio del vento fino
alle 14.30.
-
Ci siamo
tenute giusto il tempo di fare un bagno alla spiaggia di attracco del
traghetto, luogo meno ventilato. Partenza per il ritorno ore 15.30.”
Le
più pigre rimangono invece spiaggiate “a
godarsela” …poi alla taverna fronte mare… chiacchiere…sardine... insalata
greca...kataifi, dolce a base di frutta secca e miele..
Cena
alla taverna Platanos, poi ad ammirare una brillante luna in riva al mare...calmo,...riempirsi
di ricordi e di bellezza prima del ritorno del giorno seguente…
Al
risveglio si decide di godere appieno della pace del luogo, poi, nel tardo
pomeriggio, l’attraversamento dell’isola, il deposito dell’auto, l’aeroporto…e
ripartenza per casa..
Anche
quest’anno ci siamo ritagliate una bella settimana di mare, storia, cultura, varia
umanità prima del lungo periodo invernale.
Ciaoo
a tutti…………………………………………………………………………………………
Bel viaggio raccontato. Mi invogliare a fare una visita a breve. Ciao
RispondiEliminaCreta è semplicemente Creta... Unica.. Per storia, paesaggio, atmosfera..
RispondiEliminaDa girare in lungo ed in largo, anche in quella zona selvaggia, in mezzo alle montagne scoscese, con il vento sibilante in mezzo ai canyon, percorrendo le sue coste varie di vegetazione e di anfratti, impigrendosi nelle spiagge dorate, in baie da fiaba..
Assolutamente imperdibile.