TANGERI - INCONTRO TRA AFRICA E OCCIDENTE

                             VIAGGIO  A TANGERI  - CHEFCHAOUENASILAH.

16 – 20  marzo 2025

Maria Luisa, Marisa, Daniela, Lucia  + Giusy e company di Bergamo

TANGERI .. incontro tra Africa e Occidente





Domenica 16 marzo

Lunga fila per il timbro, cambio di valuta, sfibrante contrattazione per   2  taxi  che ci portino all’hotel….poi via…nella giornata ventosa …come frecce impazzite nel caotico, disordinatissimo traffico della città: modello di taxi acrobatico!

Esperienza allucinante che si ripeterà più volte, dato che risiediamo in periferia!

Nel viale che raggiunge la medina una folla di donne velate, di uomini col caftano e il fez … negozietti di articoli a poco prezzo, poi visita alla Medina, Grand Socco, abbastanza vivace ma non ci emoziona.




 

Ritorno in taxi con un conducente stavolta calmo ma distratto, infatti …bum….si scontra con una moto…I due si guardano e poi ripartono…cosa vuoi che sia una botticina!

Mercoledì 19 marzo

Facciamo la visita della città,  un altro giorno  per conoscere la cittadella fortificata, la Kasbah, ordinata e  attraente, soprattutto vista dalla terrazza del bar più in alto.







La moschea che mescola l’antico col moderno



A pranzo in un ambiente caratteristico, con piatti tipici e tè a fontanella ..ci prova anche Marisa  ..con successo

 










Al mercato rionale tra i vicoli sporchi e disordinati….merce di ogni genere .. uomini e donne,  con caratteristico copricapo,  vendono verdure di propria produzione







Al mercato del pesce, piccolo ma fornitissimo.




Sulla spiaggia lunghissima si riposano i dromedari dopo i giri turistici  e corrono i cavalli cavalcati da giovani non troppo esperti.





Questa grande città, che ha vissuto un glorioso passato, zona internazionale negli anni 20 e a seguire, meta di artisti, letterati, personalità  famose…ha smarrito secondo noi, la sua identità:  non ha conservato il colore locale magrebino, si è occidentalizzata nella produttività e nel frenetico stile di vita.

Si nota molta incuria nelle strade, nei mercati, nelle poverissime baracche di lavori artigianali prossime ai palazzi.

Siamo nel periodo del Ramadan e, anche in questa città modernizzata, le donne locali seguono del tutto lo stile musulmano.


               Intermezzo

Lucia e Daniela, rimaste sole nell’ala Nord dell’hotel, in una camera odorosa di muffa, sbagliano la conta delle ore e alle 5 del mattino sono già pronte…rimane solo lo sguardo allucinato del portiere di notte che vede apparire queste due a chiedere l’ora.

Risate

Le stesse non hanno capito bene come funzioni l’ascensore .. se basta schiacciare o dire le preghiere per farlo partire…se poi la porta è aperta…non si capisce perché insistano a premere il pulsante?

Di nuovo risate da mal di pancia  😂😂😂

In generale qui non capiscono il nostro inglese…mah….chissà perché? 😄

Non capiscono neppure il francese .. che dovrebbero studiare a scuola. ……Ti guardano strano quando chiedi con garbo se ti faranno l’hammam  ….durante  l’après midi….e

Risate  😂😂😂

Se poi desideri una coperta….come si dice…? Couvert? Ti bussano   verso le 11.00  e ti portano un piatto su un vassoio.    …..

Ci viene un dubbio…abbiamo sbagliato tutto? E ….  

Risate 😂😂😂

Se vuoi mangiare devi prepararti per tempo soprattutto se deve cenare una squadra di calcio femminile .. arrivi….per caso trovi un tavolo in mezzo ad una folla di ragazze vocianti e piatti sporchi bene in vista ma ….devi accontentarti di un brodino con un gusto strano e salsine che trovi sempre uguali a colazione pranzo e cena. Comunque e nonostante tutto…

Risate 😂😂😂

Lunedi 17 marzo

Gita a Chefchaouen, la città azzurra abitata dai berberi, magica nelle infinite tonalità di blu anche  in una giornata di pioggia.

La guida del furgone è  sempre abbastanza spericolata nei sorpassi, nella scarsa attenzione ai pedoni sulla carreggiata, nelle curve…ma la nostra destinazione si mostra in tutto il suo incanto….giriamo e fotografiamo con gioia





















Martedì 18

Vogliamo vedere il paese sull’oceano: ASILAH o Assila. 

Ci rechiamo in  treno e ci coglie un clima molto ventoso tipico della zona.

 


Giriamo tra i vicoli e le case di stile portoghese, ammiriamo i murales e arriviamo ai bastioni che frenano le onde oceaniche: fascino senza tempo.



Non mancano le sorprese, come la caduta in acqua di Marisa, le scarpe bagnate e la ricerca faticosa  di ciabatte asciutte.

Uno zelante lustrascarpe resta incantato dagli scarponcini in pelle di Daniela e gliele lucida per gli anni a venire.



 


 




È  bello infine uscite al sole, fermarsi in un ristobar, circondate da gatti …mangiando una tajine di pollo o un cuscus, chiacchierando piacevolmente con turiste conosciute da poco.

Giovedì 20

L’ultimo giro al mercato locale…animali vivi, verdure e frutta freschissime portate direttamente dai coltivatori limitrofi alla città.



Il ritorno è  veramente problematico….code, liti, urla …caos anche in Italia.

In generale abbiamo visto cose interessanti e modi diversi di vita.

Tangeri città ha deluso alcune aspettative ma…importantissimo!.....il buonumore non è mai mancato.

 Alla prossima.

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