CORFÚ TRA PIOGGIA E SOLE
CORFU’ tra pioggia e sole
16-20 settembre 2024
Daniela,
Franca, Laura, Lucia, Marisa.
Questo
viaggio è all’insegna dell’incertezza riguardo al meteo per cui la valigia crea
dilemma: costume o felpa? Sandali o scarpe? Spolverino o piumino?
Ci
affidiamo all’intuito personale e, naturalmente, alle previsioni meteo ... abbastanza
contraddittorie.
Lunedì
16 a Verona splende un bel sole ma piove
al nostro arrivo, dove affittiamo una piccola Yaris nera che ci porterà a Gouvia,
agli appartamenti Spyridoula.
In
serata passeggiata a CORFÚ town e cena in un locale turistico,
non del tutto soddisfacente: ci rifaremo.
Martedì
17 la pioggia è battente ma non desistiamo e ci rechiamo verso sud: vento e
acqua, anche quando attraversiamo, a piedi e armate di ombrelli striminziti, un
ponte strettissimo che unisce la strada che stiamo percorrendo alla famosa baia
di Vlacherna.
In
questo luogo si ergono l’isoletta che, si narra, sia la nave pietrificata di
Ulisse e un piccolo, poetico monastero
ortodosso; ma l’interesse maggiore è
dato dal poter fotografare gli aerei in partenza e arrivo dal vicinissimo
aeroporto, proprio sopra la testa!
Bufera,
vento, mare di qua, laguna di là, bagnate fradicie, pericolo di scivolare
nell’acqua ma…. indomite…
La prossima tappa è a Issos beach, dove si stempera l’ira del cielo: qui il colore ambrato delle dune, il mare azzurrissimo, il soletto intermittente e le nubi in movimento ci fanno assaporare un’ora di beatitudine condita di risate, di foto e ginnastica.
La giornata
continua alla taverna Ammolofos, dove
troviamo posto sotto un pergolato: bella
e varia mangiata a pochi soldi….semplice e saporita in un luogo antico.
Per
finire, in serata, saliamo su ripidi e bui tornanti verso l’Achilleium, storica
dimora abitata da Sissi ed in seguito da truppe
militari della seconda guerra mondiale. Vediamo l’entrata solamente, per
orario di chiusura…il buio pesto ci ha generato apprensione ..per cui ritorniamo
molto volentieri al nostro appartamentino modesto ma sicuro…
Mercoledì 18 si annuncia con un bel soletto. …verso Nord ovest..a Paleokastritsa, al beach Grottacaffè … tanti gradini …. scenario naturale bellissimo, giovani al bar e in acqua, tuffi dal trampolino …. una di noi in acqua…….chi sarà mai?
In
cima ad un promontorio affacciato sulla scogliera e sul mare si erge il monastero
omonimo: la vista è molto bella dal piccolo belvedere con cannone ma si possono
fare un paio di percorsi in mezzo alla vegetazione mediterranea per ammirare le
sue magiche insenature.
Il luogo sacro è una piccola oasi di pace con
belle icone, raccoglimento all’interno e vegetazione curata all’esterno. Passiamo
sotto un’arcata con piante rampicanti, osserviamo i giardini delle abitazioni dei “pope”, le
anfore dipinte di blu, i grandi cespugli di basilico… Accendiamo tante piccole
candeline: gli aiuti dall’alto non sono mai troppi!
Poi ancora
giù e su … arrivando in un paese con case diroccate, un panificio e un paio di piccole
trattorie che non ci attraggono. È il paese di Lakones in cui ci
dividiamo per cercare qualcosa da mangiare.
È proprio un’avventura trovare del pane fresco,
contrattare per avere delle cotolette…. fredde.. di pollo ... e divorare il panino
in pieno sole, sulla panchetta di una piazzetta deserta.. Non capiamo perché passino continuamente
auto….per andare dove????
Lo
scopriremo dopo aver percorso un paio di chilometri di salita a piedi… Si
tratta del wiew point…un posto panoramico con elegante bar da cui
si può ammirare il promontorio di
Paleokastritsa e le baie sottostanti.
Qui caffè rovesciato, torta all’arancia e relax davanti alle grandi vetrate.
Giù a Kontogialos beach, ma Lucia scende prima e cresce l’ansia di non ritrovarsi perché il cellulare è rimasto in auto…ci ritroveremo tutte per un bagno nell’acqua cristallina e ondosa.
Fuga delle portoghesi (alla chetichella) .....
A cena in città, vicino al porto in un ristorante tipico "To Tsipouradiko". Consigliatissimo .. nessuna coda al contrario delle sere precedenti……ma all’interno … ottimo menu greco …. speso pochissimo (euro 57,00).
Giovedì
19 ci si presentano un cielo pieno di nuvolaglia e tanta umidità …. colazione e
partenza per il Nord.
Ci
fermiamo a Sidari per ammirare il famoso “canal d’amour” …
rocce ocra…….. poi acqua … tanta … mantelline colorate e risate ... qi gong
davanti al mare.
Riprendiamo
il giro per “Capo Drastis”, parcheggio e passeggiata fino al
belvedere.
Infine
verso Afionas, borgo molto caratteristico, a picco sul mare di porto
Timoni.
La spiaggetta fra le rocce è raggiungibile solamente a piedi su un lungo sentiero scosceso e praticabile da esperti o molto volonterosi. Solo una di noi, Marisa, si cimenta nell’impresa; le altre aspettano comodamente al bar panoramico con torta all’arancia, ginger-ale e chiacchiere varie. Marisa ritornerà ansante con la lingua penzoloni e tutte, infine, ad ammirare lo splendente tramonto sulla baia.
Venerdì 20 ritorno a CORFÚ, pioggerella …. in CERCA della spianata, nel giardino del castello, per le vie animate, nella chiesa ortodossa di S. Spiridione dove molte persone sono in coda ... si aggiungono Daniela e Marisa che prese dal fervore mistico si avvicinano e baciano, pure loro, i piedi del Santo.
Pranzo da “La’ Kantas - pane e vino (per concludere il percorso mistico) - in grande allegria.
Ritorno
in aeroporto, dopo aver consegnato la piccola Yaris, un po’ scomoda e
strettina, pur avendo fatto il suo dovere.
In
questo viaggio abbiamo visto tanti giovani italiani … i prezzi modici e la comoda
tratta da Verona li alletta molto ... una coppia ci ha raccontato che Corfù è
la loro abituale destinazione di vacanza.
Ritorno
al tramonto ...
Alla prossima
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