CITTA’ DEL MAROCCO : MARRAKECH E FEZ
CITTA’ DEL MAROCCO : MARRAKECH
E FEZ
Vicino
all’Europa, ad una sola ora di traghetto dalla Spagna, eppure così distante per
la sua cultura islamica e tradizionale,
troviamo il Marocco.
Nonostante
gli anni di dominazione coloniale francese e spagnola, il passato originario è visibile nella vita quotidiana delle
persone, nel nucleo delle loro città, nei
luoghi di preghiera e di studio, nei
lavori artigianali, nelle caratteristiche piazze..
I
primissimi abitanti, i berberi, si integrarono perfettamente con gli arabi, che qui giunsero alla fine del VII sec.,
portando la nuova ideologia dell'Islam
…
Il
Marocco, agli occhi di un
occidentale, proprio in virtù della sua estrema diversità, produce curiosità e fascino: le medine di Fez e Marrakech, i
Riad, i minareti, le moschee, le
madrase, i souk, le suggestive piazze,
le concerie, gli hamman, i giardini… e,
naturalmente, la vita e le usanze
degli abitanti.
MARRAKECH: LA CITTA’ ROSSA
Viaggio
1 / 4 aprile 2011.
Maria
Luisa, Marisa, Daniela, Lucia .
LA MEDINA E IL RIAD
Partite
da Malpensa e giunte a Marrakech, ci inoltriamo con le valigie nei labirintici vicoli
della Medina verso l’alloggio.
La Medina
è il quartiere antico, città
nella città, cinta di mura, d’epoca medievale, con vicoli larghi non
più di un metro, liberi dal traffico
automobilistico….solo qualche rumorosa moto.. ed asinelli da soma.
Edifici
e muri color rosso-ocra, uomini
e ragazzi con lunghe tuniche colorate, donne col velo, bimbi a frotte, vivacissimi, animali in libertà, venditori
di galline vive o morte, in bella mostra con le interiora al vento…cerchiamo di
orientarci in mezzo al vociare e davanti a porte che sembrano tutte uguali.
*
Infine
giungiamo al Riad Rcif, corridoio
ovattato, tappeti e cuscini colorati, il bellissimo patio con la fontanella…stanche
e accaldate ci sediamo sulla panchetta..
in alto le porte finestre delle stanze con
vista sul cortile, più in alto la
terrazza.
Una fine
ragazza ci serve gentilmente il rituale thè con biscotti casalinghi.. Pace e
tranquillità..
Totale
contrasto con la vita di fuori.
Questo
è il Riad!!
Una
delle sere successive ci faremo ospitare sulla bianca terrazza, per gustare il
piatto tipico, la Tanjine, carne nella brocca con le verdure impilate
intorno, cotta lentamente sulla brace……ammireremo
il tramonto sulla città rossa, ascoltando
le sue voci, tra cui quella del muezzin,
che sale sul minareto chiamando a raccolta i fedeli…suggestivo e particolare.
Da
ricordare, con le solite risate ….più la recita delle poesie preferite, nella magia
della notte marocchina.
L'HAMMAN
Decidiamo
di provare l’hamman, un particolare bagno
turco di vapore, tutte insieme, all’interno del Riad.
Per
prima cosa ci portano in una sala calda e ci fanno spogliare, avvolgendoci in getti
caldissimi di vapore per far sudare e….trasudare impurità, in seguito una ragazza ci strofina energicamente con un
panno ruvido tutto il corpo e poi……???? Ci prende a secchiate, acqua
freddissima….Infine un massaggio tonificante che ti mette in pace col mondo.
Assolutamente
da provare!!
Per
molte donne marocchine questo rituale è d’abitudine. ..si tratta per loro di un
vero ritrovo sociale .
PIAZZA JEMAA EL
FNA
Di giorno
ci rechiamo in questa incredibile piazza..
Immaginate
uno spazio enorme circondato da edifici coloratissimi, bar e caffè sulle terrazze, montagne di berretti…..o
tazze…o spezie.. .o tappeti…o altro….. attorno.
Incantatori
di serpenti che stregano i cobra con i flauti,
guaritori che mostrano i loro rimedi con boccettine di varie misure, estrattori
di denti con i vassoi pieni dei denti estratti, i caratteristici portatori
d'acqua, rumorosi ed ingombranti
Tanti
Berberi, autoctoni dei territori nord-africani,
provenienti da tribù tra
città e deserto, vendono i loro prodotti.. ottenuti dall’allevamento degli ovini, i tappeti che
evocano deserti africani e lontani scenari nel tempo e nello spazio, l’olio di
Argan, la cannabis, per uso legale e non.., medicine per…. la virilità e la… fecondità. Rimedi antichi per mondi
moderni.
*
Alcuni
chioschi offrono spremute di arancia e pompelmo, altri espongono mucchi di datteri,
fichi secchi, mandorle e noci..
Dopo
un giro nel souk ci torniamo di sera… Al
tramonto la piazza si trasforma in un immenso ristorante all’aperto, pieno di
bancarelle illuminate da lanterne a gas …Non è
possibile veramente descrivere l'aria di fermento ed eccitazione, le facce
spiritate, le grida, i fumanti e profumatissimi cibi esposti, in particolare l'odore
penetrante delle frattaglie, che per noi
sono inusuali.
*
I musicisti, i cantastorie, gli acrobati,
gli artisti di strada… e ancora gli
indovini, con mazzi di carte della fortuna,
donne con borse piene di henne‘ per dipingere il corpo o colorare i
capelli.
Ci
chiamano con insistenza per la cena per cui, facendoci coraggio, ci sediamo ad
un tavolone pieno di cibi strani assieme ad altri turisti e locali.. Un bimbo
ci spaventa allegramente ed insistentemente con un aggeggio di legno….ma
assaggiamo le varie proposte e…..di gusto.. ..la serata diventa indimenticabile…
LA KOUTOUBIA, IL TETTO DI MARRAKECH
La
koutoubia è il maestoso minareto (cioè la torre su cui il muezzin chiama i fedeli)
della moschea omonima, il più
antico (1100 ) e il più integro,
simbolo della città .
Ci
cacciano all’entrata della moschea, perché
non visitabile da chi non è
musulmano, per cui ci rechiamo al
minareto..
Pianta
quadrata, alto 69 metri, nervature sopra i fregi di maiolica, le decorazioni su diversi lati, soprattutto
sulla parte inferiore con semicerchio di piccoli archi, elementi decorativi ripresi nelle antiche
porte… esempio illuminante delle raffinatezze degli artigiani del periodo
Almohade (ritroveremo questi motivi architettonici e decorativi nella Giralda a
Siviglia)
*
Il SOUK
Dedichiamo
la giornata a girovagare per il souk ovvero mercato, ma che mercato! Intanto
è il più
grande del Marocco ed è un’esplosione
di colori, sapori, odori, nella
penombra della tettoia di canne, che fanno filtrare la luce…
Non
sappiamo più dove guardare.. vasi ,vasetti
,ciotole di ceramica coloratissima, con infinite decorazioni…
..prodotti invitanti di pasticceria….
….tessuti
di ogni tipo, kaftani, pashmine,babbucce…
buffissime,
…..pezzi
di antiquariato, di tappeti, di gioielli..
…..Pouf
colorati o in pelle decorata. ….
E
poi le spezie…. montagne di spezie…gialle, rosse, ocra, nere, bianche, di cui
conosciamo solo alcune e che fotografiamo incessantemente..
*
E
ancora montagne di lanterne di rame e ottone, o in vetro colorato, specchi,
candelieri, teiere d’argento e lampade..
Per
acquistare si contratta dappertutto ed è davvero estenuante per chi non è abituato… ma si possono ottenere ottimi
risultati con pazienza e tempo a disposizione. .
LA MADRASA BEN YOUSSEF
Vicino
alla piazza principale visitiamo l’interno della Madrasa, già scuola coranica annessa alla moschea
omonima, dove gli studenti ripetevano
mnemonicamente il Corano.
Ammiriamo
la più bella decorazione di
Marrakech, con abbondanza di classici
motivi marocchini: piastrelle, intagli e stucchi di legno di cedro, di
altissimo livello.
Sostiamo
nel cortile centrale, ai cui lati corrono due colonnati…
*
i dormitori al piano di sopra e, in fondo al
cortile, una bella sala delle preghiere, con decorazioni di palme e pigne..
Di
lato una sala d’attesa con comode poltrone che occupiamo subito per riposarci
dalle “fatiche” del giorno e dallo “stress” di persone e moto sulla piazza… una
per poco non ci investiva…
IL GIARDINO FRANCESE
Ci rechiamo al giardino Majorelle, creato negli anni venti da un pittore francese
e divenuto proprietà di Yves Saint
Laurent…
Boschetti
di bambù, palme nane e agave, cactus e
ninfee, il padiglione blu cobalto che fa da contrappunto alle variopinte
bouganvillee, ai gerani rosa.. in mezzo
al volteggiare ed al gorgheggiare di molte specie di uccelli.
*
TAXI DA DIMENTICARE
Vogliamo
vedere il famoso palmeto, fonte di ricchezza
per la città,nella produzione di
datteri e legna e il Mamounia, l'hotel più
famoso, costoso ed esclusivo,
perciò chiamiamo un taxi per andare..
Arriva
un taxista abbastanza spericolato anche nelle affermazioni sull’Italia =
spaghetti e mafia
Alla
mia reazione-attacco si irrigidisce e per poco non mi getta letteralmente
fuori, in mezzo al traffico.
Per
conto nostro… .non fidatevi dei taxisti improvvisati.. non usano il tassametro,
caricano troppe persone e sono troppo “sciolti” nella guida.
Vedremo
l’hotel e il palmeto da fuori… peccato..
*foto
gruppo
FEZ: CITTA’MEDIEVALE
Viaggio
1 / 4 febbraio 2014.
Lucia, Daniela, Franca, Maria Carla, Marisa
Superato
il problema delle marche da bollo della partenza ….sono timbrate o no… nel
sacchetto o no…le nostre ore d’aereo ….arriviamo in ritardo rispetto all’ora
prevista, ma il taxista ci aspetta.
Sono
giornate un po’ fredde anche in Marocco.
..desolante la periferia… la Medina infangata…
Il
Riad “la cle’ de Fes“ è favoloso… finestre e porte ad ogiva, contornate da stucchi e legno intagliato. Piastrelle
dipinte ovunque, policrome, soffitti
decorati, patio superbo nella casa del
1300 appartenuta ad un notabile del luogo. Il bagno ha un antico hamman..
Saliamo
gli altissimi scalini, incantate, anche se l’odore di pecora aleggia ovunque.
Ottima
cena a base di tajine, couscous, melanzane,
formaggio di capra, zucca con
cannella, erbette con olive..
Le
camere sono spaziose… ma ci risultano fredde.. Soprattutto il bagno
raggiungibile da una ulteriore scala non illuminata.. notte critica..
Il
giorno seguente Kalid, la guida prenotata, vestito di nero con l’abito tradizionale (Djellaba), ci conduce per la Medina
antica, FezElBali, che ha conservato tutto il fascino della tradizione e sembra
sospesa nel tempo
Kalid ci racconta che Fez è la più
antica delle capitali imperiali, che risale al lX secolo, centro
commerciale e culturale. Attualmente la
città medievale più integra del mondo arabo, un susseguirsi di suoni, voci, di profumi
intensi
*
Passiamo
davanti alla magnifica madrasa BouInania
ed entriamo nel cortile della moschea Kairaouine.
Innumerevoli
sono gli asini usati per il trasporto di oggetti di ogni tipo.. le vie
suddivise in settori a seconda dei mestieri… scarpe.. vestiti.. cibo.. pentole
di ogni tipo…rame.. lampade in ottone..
*
Animali
in grandi ceste… mercato di grande folklore locale…in ogni angolo scopriamo
novità.. mai viste nei nostri rioni.. Ci perdiamo nella folla.
Ci
inoltriamo verso le concerie Chouwara (patrimonioUNESCO) e saliamo nel negozio soprastante
pieno di prodotti in pelle.
Dall’
alto una scena che ci fa arretrare nel tempo di almeno 1000 anni…vasche in
pietra disposte a nido d’ape contenenti liquidi e coloranti diversi… tutti i
colori della natura…
Gli
uomini, come nel lontano passato, lavorano immersi nelle vasche. .alcuni alle
ginocchia.. altri alla cintola.. per pulire e tingere il pellame….quasi una
visione dell’inferno dantesco!
*
Non
manca una visita, si fa per dire, ad un negozio di tappeti… .con
contrattazione estenuante e il nulla di fatto… una visita ad un bar con
passaggio di narghilè…in cerchio, sedute sulla scalinata con anziani abitanti
del luogo ed altri turisti ….momento ineliminabile da queste parti…
Serata
con raffreddore ed insonnia. …
Il
giorno seguente giro in grande taxi verso Meknes,
alle pendici del Medio Atlante, caratterizzata da un territorio verdeggiante e
da un ricco patrimonio storico-culturale. ..detta città
d’ocra, per il suo colore dominante.
Con
Marrakech, Fez, Rabat, essa è la più
recente delle 4 celebri città imperiali del Marocco, più piccola e meno nota.
Sostiamo
davanti alla magnifica porta
d’accesso alla Medina, Bab El Mansour, la più maestosa e
meglio conservata delle porte imperiali del Marocco…bellissime iscrizioni e colonne
di marmo provenienti dall’antica città
di Volubilis.
*
Al
ritorno thè caldo alla menta per le più infreddolite,
un vigoroso hamman per le altre, che
torneranno un po’ spelacchiate… dato il massaggio
poderoso eseguito da robuste donne del luogo. .
Il
ritorno è problematico: alzataccia alle 4.30
ore italiane, tornate a letto per ore marocchine… non arriva l’aereo delle
7..viene spostata la partenza alle 13.45…quindi ore… ore… ore ad aspettare,
chiacchierare, brontolare, dormire,
mangiucchiare…soffiarsi il naso… viaggiatori musulmani stendono il tappeto per
la preghiera.. Franca e Marisa impegnate a far amicizia con ragazzi singles
lombardi… una bella avventura fino a
raggiungere Orio alle 18.. Telefono…
.caaasaa
Ehhh...che fantasmagorio di colori !! Mi sembra proprio di vedervi: al mercato, sul taxi e spelacchiate nell'hammam. Giro bis a completamento per qualcuna, mi sa che ' naltra 'olta vegnaria anca mi
RispondiEliminaCiao a tutti. Con questo Corona virus ho avuto il tempo di guardare i post e leggere con attenzione le vostre esperienze di viaggio. Complimenti per la vostra amicizia che leggo è assodata nel tempo. Continuerò a leggervi e voi continuate a viaggiare.
RispondiEliminaNon essere troppo anonimo!!
RispondiEliminaUSA uno pseudonimo che ti caratterizzi..cosi ti riconosceremo un po'...grazie e a risentirci
nulla di segreto. Ciao, sono Franca
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