VIAGGIO IN NORMANDIA - BRETAGNA (25 aprile - 1 maggio 2015)
VIAGGIO IN NORMANDIA - BRETAGNA
aprile-maggio 2015
(Marisa, Franca, Daniela, Lucia, Lea)
Per molti, Normandia vuol dire D-Day, “il giorno più lungo”, il 6 giugno del ’44, in cui la più grande flotta navale della
storia liberò l’Europa, prigioniera del regime nazifascista.
Ma questa lingua di terra
affacciata sul canale della Manica, protesa sull'oceano Atlantico, ha visto Giulio
Cesare salpare per la Bretagna, il
potente vassallo Rollone nel 911 e, nel
1066, partire il normanno Guglielmo per conquistare l’Inghilterra
(alla quale la Normandia rimase legata politicamente fino al 1450, quando fu ripresa
dalla Francia alla fine della guerra dei cent’anni).
La spiritualità della Normandia
ci ha lasciato imponenti cattedrali in
gotico fiorito, abbazie, roccia fattasi fede emergente nel mare: Mont
–Saint-Michel.
Le sue coste piene di luce ed
intensità, oltre ad essere basi di
controllo delle rotte atlantiche assieme alla vicina Bretagna, attrassero
nell'Ottocento molti dei più importanti pittori francesi, in particolare Monet.
Nella Belle Epoque questa terra divenne meta di turismo raffinato
nei lussuosi stabilimenti, nelle spiagge
ventose con ripari di lussuosi tendaggi, nell'avventura dei primi castigati
costumi da bagno: luoghi ricordati da Proust
nelle esistenziali riflessioni della sua “Ricerca del tempo perduto”..
E infine la Senna verso la foce, imponente, che scorre lenta, formando morbide
anse, sulle quali l’uomo ha costruito i villaggi
con case a graticcio, ha coltivato frutteti e campi, ha edificato antiche
chiese, in mezzo a boschi di lecci, querce e carpini….e
superbi ponti
In questo viaggio faremo tappa
anche in alcune località della confinante
Bretagna, terra ricca di tradizioni, di natura selvaggia, di leggende
meravigliose tramandate nei secoli ..con il proposito di ritornarci in futuro
per conoscerla meglio.
Il nostro viaggio ha inizio sabato
25 aprile 2015, alle ore 2, è notte fonda….la sveglia non suona…di corsa all'aeroporto di Bergamo, partenza
alle 6, con arrivo a Beauvais in
anticipo ..poi ritiro auto al Sixt.
Direzione verso la costa: Veules les roses, uno dei
più bei villaggi di Francia….dopo giri
immensi e infiniti paesaggi verdeggianti,
arricchiti dal giallo intenso della colza
arriviamo al paese…definito “perla rara della costa d’alabastro”.
Il cielo è seminuvoloso ma i
colori rimangono particolarmente vivi.
*Veules les roses
V. les roses è originale: tetti
in paglia, dimore a graticcio e mulini, fiori alle finestre, rampicanti ovunque,
disseminati su muretti di mattoni a vista, corsi d’acqua.. Sostiamo al bar “un jour d'etè”, lungo il corso del piccolo
fiume che dà il nome al luogo, per una zuppa calda e tarte al salmone, uovo, panna..
Io e Daniela naturalmente “perse”,
poi riprendiamo la strada costiera per Fecamp:
cielo in movimento, colza, altissime falesie che raggiungono i 126 metri !! Bellezza spettacolare..
Ci fermiamo all'abbazia
benedettina dove si trovano gocce di sangue di Cristo ma l’edificio, misto di stili, non ci attrae …per
cui proseguiamo (famoso liquore non acquistato).
Giungiamo all’hotel “les loges d'Etretat”, antica dimora
nobiliare, ristrutturato, raffinatissimo, tenuto da Francesco, uno dei proprietari,
molto cordiale….poi alle bianche falesie che precipitano nel mare di Etretat, Saliamo in alto alla
chiesetta, da cui la vista è molto bella, con strisce di luce che hanno
incantato molti pittori; in lontananza, all'estremità sud, si nota la falesia d'Aval, paragonata da
Maupassant ad un elefante che si abbevera nel mare.
A sera “pigiama party” con camenbert, olive, tartes, sidro, dolce
poi notte corroborante…
Domenica 26 aprile attraversiamo l’imponente “ponte
di Normandia”, sospeso sulla Senna a 59 m d’altezza e lungo 2141 metri, ed entriamo a Honfleur, là dove la
Senna incontra il mare…punto d’imbarco dei grandi navigatori, che qui salpavano alla ricerca di nuovi mondi
nel XVI secolo.
Giriamo a zonzo per le viuzze del centro storico, giungendo a “le
vieux bassin” ….Nonostante la pioggia ammiriamo il pittoresco porto, gli
antichi velieri ancorati alle banchine, le case coloratissime e a graticcio,
l’originalissima chiesa con la struttura lignea.
Si
riparte per l’hotel de Pretreville , un vero e proprio castello, ma noi
alloggeremo nel residence accanto. Poi a
Trouville, dove notiamo “le marchè de poisson”, dove una serie infinita di cassette
con pescato fresco e pescatori con grembiule
cerato nero ci invitano alla degustazione di gamberi....oni, ostriche, scampi,
mazzancolle, pesce affumicato, peperoni con
tonno.. Ci sediamo su alte sedie da bar,
semplicissime, indichiamo ciò che preferiamo e ci serviamo, portando il tutto
su un altro semplicissimo tavolino in metallo…niente tovaglia, vino bianco
fresco, nessuna pretesa ma ….che bontà e …che allegria …..indimenticabile….
*cassette di crostacei
In seguito ci rechiamo sulla spiaggia di sabbia dorata di Deauville, una delle capitali della mondanità europea, con i suoi yacth ormeggiati nel porto, le eleganti boutique, gli ippodromi, le fastose sale del casino…. A noi non rimane che fare un giro brevissimo, ammirando le ville storiche.. di Proustiana memoria..…Sembra di veder passeggiare le “fanciulle in fiore “ descritte nei suoi lunghissimi romanzi….
A Villerville cena in camera…
Il giorno
seguente andiamo alla ricerca del percorso fatto la sera precedente dalle due
avventurose…chiesa e cimitero =ricordo spettrale di Marisa M.e F…ma non
troviamo nulla..
Il cielo è terso, i prati verde smeraldo, una
lunga serie di boschi di eucalipti, mandrie
di mucche al pascolo…..Passiamo dalla Normandia alla Bretagna, precisamente a Dol de Bretagne, punto strategico per le visite tra le due regioni, dove ci
accolgono Jean e moglie nella chambre d’hote “Le hairlys”, nella quale
rimarremo per 3 notti.
Visita a Bayeux ed al suo celebre arazzo..Come uno straordinario libro
illustrato, il prezioso arazzo, 70 metri
di tela di lino, ricamata con fili di lana, racconta in 58 quadri diversi la
storia di Guglielmo il bastardo, duca di Normandia, chiamato il Conquistatore, poiché
conquistò l’Inghilterra dopo la battaglia di Hastings .
*arazzo
Saliamo alla Cattedrale, con le possenti torri della facciata con guglie gotiche.
Vogliamo assaggiare un bel brodino di cipolla…che serve solo a riscaldarci..non
abbiamo scelto bene …
Il nostro
itinerario prevede la visita ad almeno una spiaggia, una delle tante, dell’incredibile sbarco
in Normandia effettuato dai
soldati dei paesi alleati nella seconda
guerra mondiale: ci fermiamo ad Arromanche
–les-bains, uno dei luoghi in cui le truppe toccarono terra..Questa
spiaggia, come sembra siano le altre, è sabbiosa, bagnata dal mare grigio e
freddo, circondata da dune perfette per difendersi.
L’operazione
“Overlord” prevedeva il superamento del primo sbarramento tedesco, perciò si costruì un gigantesco ponte artificiale, per lo
sbarco dei mezzi pesanti ..Entriamo nel museo che espone fotografie, armi, oggetti
militari e modelli in scala
dell’operazione.. Un filmato in 3D racconta la vicenda che ha colpito a morte tanti civili, anche
bambini, e che ha visto il coraggio indomabile di tantissimi soldati italiani, francesi,
inglesi, americani ..La sala è gremita
di persone tra cui molti scampati ..La commozione è vivissima..
Torniamo
a tarda sera a Dol, dove ceniamo con carne ai ferri, in un ristorante
caratteristico del luogo.
Martedi’ 28 aprile, dopo la colazione nel grande soggiorno con camino…..ci
dirigiamo all’Abbazia di S.Michel… un “castello incantato” su banchi di
sabbia . Da lontano vediamo il complesso dell’abbazia, che si erge su uno
scoglio di granito, un monte solitario (78 metri) sul conto del quale sono sorte tante affascinanti
leggende..
Purtroppo l’incanto è interrotto
dal nastro d’asfalto che lega l’isolotto alla terraferma, dai posteggi di auto
invasi da auto e pulmann e da mille negozietti di souvenirs..questo è il prezzo
del turismo..
Noi avanziamo, cercando di
immaginarlo senza questi diversivi e ci
avviamo a salire nel posto più visitato di Francia, affrontiamo le
lunghe scalinate ...ammiriamo il duecentesco chiostro, il luminoso refettorio,
la sala dei cavalieri, la stanza dei carcerati e dei cadaveri, la stanza
degli ospiti, dei malati, le cappelle…. Attendiamo la marea, poca..Sul
parapetto delle mura di ronda, da cui si può godere della vista sulla baia e
delle costruzioni aggrappate alla roccia, si posa un superbo gabbiano, pronto per la foto di
rito…il luogo appartiene sicuramente più a lui che a noi…
In ..Bretagna …ora, verso Dinan, un improvviso tuffo nel medioevo!
Questo paese medioevale bretone è come sospeso sul bordo di un altopiano, con
antichi scorci ed atmosfere, all’incrocio
di importanti strade, centro di commerci tra Inghilterra e Fiandre..Mangiamo
la “galette” e la “crepe al crem caramel”…. in giro, nella città vecchia, saliamo
sul cammino di ronda, arriviamo nella piazza dei mercanti, saliamo sulla torre
dell’orologio, attraversiamo rue S.Saveur, rue du Jerzual con negozi
caratteristici, soprattutto le “coiffes”, cuffie altissime, cilindriche, in
pizzo, delle donne bretoni
*donne bretoni con abito tipico
A Cancale: altra mangiata di ostriche, semplicemente servite da
pescatori locali sotto il cielo un po’ grigio e nuvoloso…ma il gusto ne trae
beneficio…
Mercoledi’ 29 aprile una breve visita
al paese che ci ospita , Dol de Bretagne, visita della cattedrale e
giro in questa cittadina, con un passato importante (vescovi, arcivescovi, scuole
qualificate..) Cap frehel, sulla
costa frastagliata e battuta dal vento, luogo di ricerche ornitologiche, Fort di Latte, castello fortificato
proteso nel mare, sotto la pioggia battente..Ci ripariamo in un piccolo
ristorante “au pain” e ci facciamo una bella mangiata di cozze……
A Dinard, conosciuta per le sue splendide scogliere e le villette d’epoca, riusciamo solo a fare un breve giro sotto la pioggia, poi direzione S. Malo, la città dei corsari, fiera ed indipendente, dove notiamo soprattutto la frenetica attività del porto e le grandi navi ancorate . Vogliamo assaggiare il suo dolce tipico, attendendo in fila lungo le mura ma…. la pioggia battente impregna le nostre giacche.., quindi provvediamo al cambio impermeabili, gli zaini sotto, poi facciamo un ultimo giro nella parte alte delle mura che sovrastano la città. Al ritorno dobbiamo attendere davanti al ponte retrattile per il passaggio delle imbarcazioni.
A Dinard, conosciuta per le sue splendide scogliere e le villette d’epoca, riusciamo solo a fare un breve giro sotto la pioggia, poi direzione S. Malo, la città dei corsari, fiera ed indipendente, dove notiamo soprattutto la frenetica attività del porto e le grandi navi ancorate . Vogliamo assaggiare il suo dolce tipico, attendendo in fila lungo le mura ma…. la pioggia battente impregna le nostre giacche.., quindi provvediamo al cambio impermeabili, gli zaini sotto, poi facciamo un ultimo giro nella parte alte delle mura che sovrastano la città. Al ritorno dobbiamo attendere davanti al ponte retrattile per il passaggio delle imbarcazioni.
*
S. Malo
Ritorniamo a Dol per visita al “menhir” di Champ –Dolent, 9,5 metri di altezza, il più alto monumento megalitico della Bretagna. Sembra risalga al periodo neolitico=duro nei secoli o duracell?) …dalla forma chiaramente compresa da tutte!..Risate e foto!
La
giornata si conclude con un lungo e fornito pigiama party, nel salottino della confortevole
mansarda in cui stiamo tutte….Non mancano tramezzini con formaggi locali, dolci
e sidro, il liquore caratteristico fatto con le mele..e tanto altro..infine
tutte sul lettone a raccontarci aneddoti vari..
Giovedi’ 30 aprile i nostri ospiti ci hanno portato, a richiesta, la famosa torta bretone (ma a fette misurate). Poi in
auto, acqua…acqua…tantissimi eucalipti (sembra che assorbano umidita’) suggestioni con musica classica….
Facciamo scorta di viveri nel
paesino di Yainville (crudo, daufine, patè d’oca), poi raggiungiamo l’abbazia
di Jumiège, uno dei principali centri del
monachesimo benedettino nella regione (fondata nel 654 –ricostruita-devastata
dai protestanti nel 1562-abbandonata nel 700).
Di questa esistono, perciò, solo
rovine, ma esse sono talmente imponenti, pure e maestose nell’architettura
romanica da creare un’atmosfera particolare, di suggestione, stupore e pace nel
visitatore che si inoltra tra le sue ampie navate a cielo aperto, le cappelle, le
gallerie dove l’erba, ben tenuta, ha formato un vasto, verdeggiante tappeto..
Dopo la desiderata,contemplativa
visita è tardi…allora...diventa doveroso
uno spuntino …particolare..con bagagliaio aperto davanti ad un bar!
Un’ulteriore visita alla vicina abbazia
di S.George di Boscherville, fondata
pure dai benedettini nel 1114, di cui visitiamo l’annesso giardino
botanico e la nutrita serie di prodotti
naturali per curare varie malattie..
In serata arriviamo a Rouen,
capoluogo della Normandia, citta’ portuale sulla
Senna, che ospita bellissime chiese gotiche come la cattedrale, immortalata da Monet
in una serie di dipinti; nel
centro pedonale, lastricato con case medievali in legno e muratura, le case a
graticcio, troviamo la grande croce nello
stesso luogo in cui Giovanna d’Arco, l’indomabile guerriera cristiana, subì il
martirio del fuoco.
Cena da “Cap.. vers tout le monde”. Uscita serale per
fotografare la chiesa illuminata di S. Maclou, gotico-fiammeggiante, con un bellissimo portico a cinque arcate, su cui
si aprono due portali rinascimentali.
Illuminata nella notte risulta…incantevole
Venerdi’ 1 maggio: Uscita a Rouen. Visita
in una città deserta! Ripercorriamo i vicoli con case a graticcio, visita al
grande orologio, saliamo per osservare gli antichi ingranaggi e avere un colpo
d’occhio sulla città…..
La vacanza sta finendo e la strada ci porta verso verso Les Andelys e i paesaggi
incantati, museo all’aria aperta, del lungo Senna. Fa freddo..
L’ultima, importante visita è a Giverny,
residenza di Monet: il giardino, in
questa stagione, è veramente incantato con mille e mille fiori di foggia e
sfumatura diverse.. ne ammiriamo fogge e colori, ci inoltriamo sul ponte
giapponese del laghetto delle ninfee….. luogo ritratto dal creatore
dell’impressionismo nei vari momenti del giorno, in plein-air, per catturarne
le diverse sfumature create dalla luce .
E’ l’arte che si fa vita e vita
che diventa arte..
Ritorniamo infine con calma verso l’aeroporto ma rischiamo
di perderci.. (forse vorremmo restare??) Giringiro. Ma riusciamo ad arrivare a
Beauvais, prendere l’aereo e tornare..
Care compagne d’avventura, un altro viaggio è finito ma
presto fantasticheremo per trovare altre
vie di piacevole fuga dal quotidiano tran tran…siete d’accordo???????? Lucia
Bravissima Lucia, leggere i tuoi diari è rivivere quei momenti e sentire ancora l'emozione del viaggio..............
RispondiEliminaGrazie. Spero di riuscirci...
EliminaMa quanto abbiamo fantasticato, bambine, su quell'immagine di isolotto lontano e incantato !!
RispondiEliminaLa realtà è diversa, seppur meravigliosa, e poterlo vivere una grande emozione.
Altri luoghi da sussidiario ? La torre Eiffel, l' atomion, i mulini a vento in Olanda e l aurora boreale, ma gli ultimi due non li ho ancora visti.