CIN CIN:.VIAGGIO A BORDEAUX (25-27 maggio 2019)
Immaginate un weekend a passeggio tra le pittoresche vie del
centro di un’incantevole città francese, tra chiese barocche e antichi palazzi
che si specchiano in una distesa di acqua artificiale creando suggestive
immagini capovolte, sorseggiando di tanto in tanto un buon bicchiere di vino e
addentando crepes golose per merenda, scalando la duna di sabbia più alta
d’Europa, ammirare il panorama mozzafiato e scendere di corsa divertendosi come
bambini..Programmate un viaggio a
Bordeaux!!!!
Sabato 25 maggio 2019
Scese dall’aereo, rigorosamente Ryanair, attraversiamo il corridoio dell’aeroporto di Merignac
per farci portare all’Ibis hotel, centre Meriadec, 35, cours de Marechal,vicino al Palais de Justice.
Riposti i
bagagli(stavolta 2 valigie per 4 persone=novità!) gironzoliamo a piedi verso il
piccolo centro storico.
Davanti all’Hotel de
Ville, municipio,coppie coloratissime di sposi di ogni razza ed età, in
particolare una “coetanea” (cosi’ chiamiamo le persone dai 60 ai 70) in costume
caratteristico e un ventaglio di merletto in testa, forse proveniente dalla
Bretagna.
Di lato nella grande piazza si erge la Cattedrale di S.Andrea, l’edificio religioso più importante della città, di stile gotico, innalzata circa 10 secoli fa, imponente, con alte torri in facciata, meta del pellegrinaggio verso Santiago di Compostela.
Qui furono celebrate le nozze tra Eleonora, principessa d’Aquitania e il futuro re di Francia Luigi VII.
Prendiamo la tramvia verso il lungofiume Garonna, percorriamo i lunghi e larghi
marciapiedi alla ricerca del”Miroir d’eau” (il gigantesco specchio
d’acqua che riflette la sagoma dei palazzi circostanti, che non vediamo perché si trova di là dei
binari… lo ammireremo al ritorno!).Ci fermiamo a fotografare la Porte Cailhou, che ricorda la venuta in Italia di Carlo VIII.
Raggiungiamo la
Piazza della borsa,a ridosso della Garonna con bellissimi palazzi a
semicerchio e la fontana delle 3 Grazie. E’ da un po’ che sentiamo lo stimolo
dell’appetito e scegliamo un locale del posto, a sinistra del fiume, dove
gustiamo vari tipi di “galette”
e "crepes”.
Riprendiamo la tramvia verso la chiesa di S.Michel ed il suo svettante campanile,altro edificio
religioso altomedioevale meta di pellegrinaggio, ,con altissime vetrate
multicolori.antiche mescolate a moderne,di grande impatto visivo.
Altri passi sul lungofiume e notiamo il pont de Pierre ,con 17
arcate, commissionato dallo stesso
Napoleon Bonaparte(17 lettere). Giriamo per il quartiere S.Pierre,cuore antico
della città,dove i duchi d’Aquitania stabilirono le sedi del loro potere.
Al ritorno
ammiriamo., dall’altra parte di piazza della Borsa ,il grande specchio
d’acqua che si riempie a poco a poco,dapprima con qualche timido spruzzo ,poi diventa
un lago in città,magico nella luce della sera.


I bambini corrono,si spruzzano,gli adulti non si divertono
di meno…….una genialata averlo concepito
e realizzato..
Proseguendo per prendere il battello (ci arriveremo in
ritardo),incrociamo i nostri passi con una ressa di “gilet gialli” pacifici (per
ora) e una lunga fila di camionette e poliziotti/e in assetto di guerra.
Con prudenza ci allontaniamo per recarci, con i mezzi, alla Citè du vin, dove abbiamo in programma una bella cenetta..
Con prudenza ci allontaniamo per recarci, con i mezzi, alla Citè du vin, dove abbiamo in programma una bella cenetta..
Scattiamo le foto davanti al monumento al vino, costruito
nel 2016, alto 55 m che si impone sullo skiline della città. Esso è
assomigliante ad una grande caraffa e raccoglie uno spazio espositivo, originale
ed avveniristico, in cui si trova un’avvincente esposizione sulla storia del vino che si intreccia con
quello della città.
Ceniamo alle“Halles de Bacalan”con “huitres”(ostriche), assaggi vari e , naturalmente, un bicchiere di vino bordolese in un’atmosfera gioiosa e giovane, quella libera del sabato sera..

Ceniamo alle“Halles de Bacalan”con “huitres”(ostriche), assaggi vari e , naturalmente, un bicchiere di vino bordolese in un’atmosfera gioiosa e giovane, quella libera del sabato sera..

Il ritorno diventa però molto faticoso…..Attendiamo
inutilmente la tramvia davanti al nuovissimo
ponte illuminato di Delmas, inaugurato dal presidente Hollande, ponte
levatoio ad ascensore in cui la parte centrale di 117 m si alza in blocco unico.
Proseguiamo a piedi per una, due fermate e
attendiamo….tanto…(il motivo è una deviazione di mezzi a causa di un incendio in
centro). Dopo vari giri e dopo aver raccolto
sul tram una moltitudine di ragazzi di ritorno da un concerto, si torna.
Finalmente a letto..con i piedi doloranti.
Finalmente a letto..con i piedi doloranti.
Domenica 26 maggio 2019
Alla stazione S.Jean, per raggiungere la cittadina balneare
di Arcachon, nel delta della Garonna, in
prossimità della quale si trova la “dune
du Pilat”, la più alta d’Europa. Dopo
essere scese dal provvidenziale taxi,decidiamo
di intraprendere la lunghissima e faticosa salita (sprofondiamo fino a metà
polpaccio!) sulla montagna dorata,ignorando gli scalini.
Arrivate lassù, la vista è strepitosa:da una parte un immenso
bosco di querce, dall’altra isolette e baie


Incantate..Ci fermiamo a chiacchierare con gruppi di giovani
italiani in vacanza ,a fotografare, fare
filmatini e ..a..prendere il sole..si’ ..mentre ci dicono che a casa continua a
piovere..fortunate noi..
Ci fermiamo quassù per un bel po’, poi raggiungiamo
separatamente le altre per gustare un pentolone di “moules” (cozze) accompagnate da patate fritte.
Attesa snervante del bus, ma troviamo un’alternativa con uno
studente, Alban; che ci accompagna gentilmente alla stazione.
Ritorniamo a Bordeaux, dove inizia la ricerca su internet del
locale con la “soupe d’oignon”: la
fanno e superbamente “Chez Michel”, vicino a p.zza della Borsa.
Incredibile la carezza della sera, tra tavolini verdi
all’aperto, buon cibo ed una cameriera di colore con un bellissimo sorriso..
Ci sembra di essere qui da 10 giorni, con tutto quello che
abbiamo visto..
Lunedi’ 27
Sveglia alle 7,valigie.,c olazione,taxi,aeroporto,auto a
noleggio per S.Emilion,paese medievale caratteristico per il turismo
enologico,per le coltivazioni delle viti
di medievale memoria (sembra addirittura fin dall’epoca dei romani), annesse a
tradizionali Chateaux .
Arriviamo al paese sotto la pioggerella e intraprendiamo la
salita su pietroni antichi e ben tenuti anche se un po’ scivolosi….., botteghe
pittoresche di vino e souvenir, case restaurate con il sapore antico,giardini
preziosi: è la Francia del cuore!
Visita alla “Chiesa
monolitica”(unica pietra), straordinariamente scavata nella roccia calcarea
all’inizio del XII sec., poi innalzato il campanile entro il XV°. La guida ci
racconta la vita del santo,teso a sfamare i poveri con il pane preso al conte e
poi trasformato in legna al controllo di costui(miracolo). Egli divenne monaco
benedettino e si dedicò alla cristianizzazione della popolazione locale.
Nella prima chiesa sotterranea, o Eremo, si trovano la sorgente, fonte battesimale e il seggio della
meditazione (o della fertilità..ci si siede M.luisa..)
Nella Cappella della
Trinità, costruita all’inizio del XIII sec., sono notevoli le pitture nella
parte superiore dell’abside: Cristo in maestà, i simboli dei 4 evangelisti, la
crocifissione,S.Giovanni Battista e…delle chimere..creature con teste d’uomo e
corpi di animali che rappresentano il male ed i vizi dell’umanità..
Le catacombe, scavate
probabilmente dopo la morte di Emilion, luogo di sepoltura di una certa
elìte: religiosi, notabili .. e
neonati, considerati puri.
Chiesa monolitica: abbandonata
dopo la rivoluzione francese, derubata del salnitro per la polvere da sparo,
portato via dai muri facendo sparire le pitture. Successivamente rinforzata negli anni ’90.
Sulla volta 2 serafini, con 3 paia di ali, poi bassorilievi
con un centauro e 2 leoni.. All’uscita si
notano altari di epoca successiva.
Con i suoi 38 m di lunghezza, 20 m di larghezza e 11 di altezza, la chiesa monolitica è la
più grande del genere in
Europa. Riconsacrata nel 1838 .
S.Emilion è inscritta, dal 1999, nel patrimonio mondiale
dell’Unesco, come paesaggio culturale.
Dopo l’ultimo assaggio di “galette “- "camembert
roti” e l’immancabile bicchiere di vino, si riparte per la via di casa……Ciao
Ehhh...qua non ci sono mai stata, e mi farebbe voglia. Grazie per le indicazioni !!!
RispondiEliminaCara Nonnanellanebbia, quanto ho insistito perchè tu facessi parte del gruppo..... o forse anche tu avevi il biglietto, non ricordo bene......ma visto che il diario ti è piaciuto......facciamo un salto appena sarà possibile? ........E' un po' "Fuori zona" ma non importa ......con una breve pausa si può rivisitare, ne vale la pena.....anche per gli astemi.
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